Nato dall’esigenza di valorizzare lo straordinario talento di Laura Di Stefano, viene rappresentato presso il Teatro Tezzano. Grazie alla vis comica della protagonista e alla folle idea di regia, si trasforma in una delle commedie più divertenti mai realizzate poiché il pubblico, da subito, coglie lo spirito goliardico della messinscena.
Note di regia
Scritto nella prima metà dell’Ottocento, Il Candeliere rappresenta un raffinato esempio di teatro romantico francese. Questo testo, tuttavia, ci suggerisce sin da subito la possibilità di prenderlo a prestito per smembrarlo, rimanendo attenti a non frantumarlo. L’intreccio principale, costruito su intrighi amorosi, incontri segreti, spregiudicati tradimenti, ci ha permesso di delinearne i contorni, catapultando la vicenda nelle pruriginose atmosfere da commedia sexy all’italiana, filone cinematografico assolutamente originale che riportava sullo schermo l’immaginario erotico collettivo dell’italiano medio. Ed è per questo che scegliamo di utilizzare dei dialetti del nostro paese per caratterizzare i personaggi della storia, esasperando i cliché del marito geloso, dell’amante scaltro e così via… L’unico personaggio incontaminato, innocente, squisitamente ottocentesco è Fortunio, grazie al quale manteniamo immutato l’elemento poetico del testo. Ma è la donna il sogno seducente di tutte le commedie sexy, è lei che, inconsapevole del fascino e della procacità che le appartiene, tiene in mano le regole del gioco, un gioco dove sono sempre gli uomini a capitolare. E se in questo genere cinematografico, l’avvenenza della protagoniste non corrispondeva sempre con una brillante predisposizione artistica, nel nostro caso ci ritroviamo di fronte ad un talento che, con abile destrezza, rievoca quei divertenti momenti, senza far avvertire l’esigenza di un inevitabile doppiaggio!