Mandragola

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Mandragola

Lo spettacolo, realizzato in esclusiva per il “Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2017” viene poi ripreso in autunno per le scuole di diverse piazze siciliane come Giarre, Caltagirone, Noto, Vizzini. Il ritmo incalzante e le tematiche rendono la messinscena divertente per qualsiasi tipo di pubblico.

Note di regia

La Mandragola è annoverata tra i capolavori del teatro italiano. La commedia rappresenta, sotto il profilo comico, la visione dei rapporti umani che con ben altra tensione l’autore aveva espresso in Il principe e in altri trattati. La stessa scelta comica prevede il ricorso a un linguaggio prevalentemente basso, quotidiano, e un orientamento dell’attenzione su fatti e sentimenti ordinari. La sproporzione fra la quantità di ingegno utilizzata nell’ordire la manovra e il valore relativo del suo fine, sono per lo spettatore motivo di ulteriore comicità.

Il ritmo incalzante e la presenza solo di episodi e personaggi assolutamente necessari, fanno sì che la commedia avvinca lo spettatore, non permettendogli di distrarsi annoiato: il che, com’è noto, è una delle principali chiavi di successo di un’opera, ancora oggi.

Una nota particolare va all’idea registica di affidare la narrazione dell’intera vicenda ad un’anziana Lucrezia che racconta la sua storia ad un Nicia ormai defunto e confessa con ironia e cinismo di aver compreso, anche a causa delle manovre del marito, che “il fine giustifica i mezzi”.

Scheda spettacolo