Nato dopo una versione sperimentale del 2005, lo spettacolo vanta un nutrito cast, con Manuela Lomeo nel ruolo del titolo, in una intensa prova d’attrice. Lo spettacolo, realizzato per la stagione “Percezioni” de “Gli Stravaganti”, darà spunto ai registi per una nuova messinscena realizzata per il Teatro Stabile di Mascalucia, nel 2017, che vanterà diversi premi e riconoscimenti.
Note di regia
Yerma di Federico Garcìa Lorca racconta di una contadina di nome Yerma, una donna frustrata per il fatto di non poter dare alla luce dei figli con suo marito, Juan. L’opera esplora il conflitto interno della protagonista che aspira e cerca infruttuosamente di diventare madre, per sentirsi una donna completa. Juan, suo marito, non può né vuole avere figli, una realtà struggente per la protagonista che renderà ufficiale la sua tragedia quando deciderà di compiere l’atto estremo. La regia gioca sulla libertà che Lorca lascia nelle pause tra le battute, nei passaggi temporali che separano i diversi quadri, grazie ai quali il disegno registico dà la possibilità allo spettatore di fantasticare su ciò che non si dice, su quello che non accade in scena. Il pubblico, così, ha la possibilità di completare il puzzle ponendo, come pezzo mancante, il tassello della propria immaginazione. Lo spazio scenico è altresì uno spazio immaginario, psicologico, unico e frammentario, nel quale la protagonista, nella sua ricerca di rendere fertile tutta l’essenza umana, si muove rivivendo il suo dramma.